Matrimonio Gay a Bologna

Matrimonio Gay

Matrimonio Gay a Bologna

UN MATRIMONIO GAY E’ SPECIALE?

Selezionando le mie foto preferite del Matrimonio di Giuseppe e Daniele, mi sono chiesta cosa avrei scritto per raccontarlo a chi non c’era: ne avrei parlato come di un matrimonio “ordinario” o “straordinario”?

Mi sarei concentrata sulla location, sull’atmosfera, sui colori della giornata senza porre l’accento sul fatto che Giuseppe e Daniele – come avrete capito – sono due uomini, o ne avrei fatto cenno?

Premessa: la cerimonia di Giuseppe e Daniele è stata la prima occasione che ho avuto (e li ringrazio ancora di cuore per la fiducia) di fotografare un matrimonio gay.

Quindi per me, come professionista, è stato sicuramente un matrimonio straordinario, nel senso stretto di fuori dall’ordinario.

Alla stregua – i colleghi e le colleghe mi capiranno – di quella volta che, durante la carriera, mi è capitato di fotografare il primo “matrimonio sulla spiaggia” o il primo “matrimonio in una città d’arte” ecc.

Per chi non è del settore può sembrare una banalità, ma per noi fotografi trovarci davanti a delle sfide creative diverse è sempre emozionante e stimolante.

Eppure il matrimonio di Giuseppe e Daniele è stato anche un matrimonio completamente ordinario: cerimonia in una location bellissima (il bosco del FutureLAB), un aperitivo delizioso, musica e balli, il pranzo servito su tavoli rivestiti di tovagliato color crema, amici che brindano alla loro salute, il taglio della torta e la festa che va avanti mentre si fa buio.

E allora come mai mi sono emozionata così tanto sinceramente e profondamente?

Come mai tutti i presenti erano così emotivamente coinvolti, mai distratti, mai annoiati?

Perché mi è rimasta addosso quella leggera sensazione di aver assistito a qualcosa di “straordinario”, di speciale?

Il matrimonio di Giuseppe e Daniele l’ho scattato circa tre settimane dopo essermi sposata e, complice la mia recente esperienza personale, sicuramente mi sono trovata a paragonare i nostri vissuti.

Io non conosco la storia di Giuseppe e Daniele, però ho assistito alla loro cerimonia e le parole che sono state dette mi hanno fatto intravedere un percorso meno lineare del mio, più difficile, più in salita. E questo gesto, scegliersi per tutta la vita, mi è sembrato per una volta davvero un “traguardo”, fuori dalla retorica che spesso ammanta il mondo del matrimonio.

Diciamolo, per un uomo e una donna il matrimonio non è un traguardo, è una scelta certamente importante e piena di significato, ma non abbiamo mai dovuto lottare per conquistarci il diritto di vedere riconosciuto il nostro amore e la nostra decisione di stare insieme.

Io quel giorno mi sono sentita testimone di un momento davvero importante per loro e anche onorata di essere lì.

E mentre passavano le ore, con il solito scadenzato ritmo di un classico matrimonio italiano, di nuovo mi trovavo ad osservare  quanto tutto fosse estremamente e deliziosamente ordinario.

Non mi ha commossa tanto la naturalezza del matrimonio di Giuseppe e Daniele – non mi aspettavo niente di diverso – quanto il pensiero di quanti ancora usino le loro forze e i loro mezzi con ostinazione e convincimento al solo scopo di contrastare un diritto tanto ovvio e semplice, quanto ancora per niente scontato.

Un matrimonio tra due uomini o tra due donne ha la stessa validità di un matrimonio tra un uomo e una donna.

E se vi sembra una banalità quella che avete appena letto, bene, possiamo essere amici.

Se invece non siete d’accordo, mi dispiace che non foste presenti il 14 Ottobre ad assistere a quanto di più normale si potesse vedere: un matrimonio, ovvero una festa nella quale si celebrano due persone che si amano e che desiderano condividere una scelta di vita, insieme a coloro ai quali tengono di più.

Spero tra un po’ di tempo, ma non troppo, di poter rileggere queste righe pensando che suonano antiche, antiquate, superate.

Nel frattempo alle onde del web conto di regalare una goccia di supporto, di amore e di bellezza.

Grazie a Giuseppe e Daniele, che oltretutto, caso vuole, sono anche due persone stupende!

La mia Bologna li ha adottati dalla Sicilia e spero possa sempre farli sentire a casa, anche se ci mancano il sole, le pale di fichi d’india e gli/le arancini/e (..facciamo arancin*?).

Un grazie va ad Alice Coppola, amica e collega che mi ha fatto da assistente durante questa bellissima giornata.

Se ti piacerebbe ricevere qualche informazione in più sul Servizio Fotografico per il tuo Matrimonio scrivimi qui.

Se invece hai voglia di leggere altre chiacchiere qui trovi i miei consigli per un lancio del Bouquet perfetto.