Cosa è successo ai Fotografi durante la quarantena?
Noi Fotografi, come tanti altri lavoratori naturalmente, siamo stati fermi per più di due mesi nell’impossibilità di svolgere il nostro lavoro. Scattare servizi fotografici durante l’emergenza Covid non era consentito, ma soprattutto non era né responsabile, né indispensabile.
Finalmente sembra che, con grande cautela, la situazione stia trovando una sua stabilità, per quanto la strada sia evidentemente ancora lunga.
Già dal 4 Maggio i professionisti con Codice ATECO 74.20.19, che raggruppa la maggior parte dei Fotografi Freelance, erano legittimati a svolgere il loro lavoro.
Naturalmente tra colleghi ci siamo posti molte domande e ciascuno ha scelto la propria linea di pensiero e di azione.
Aveva senso riprendere a scattare servizi fotografici quando ancora l’emergenza Covid non si poteva dire conclusa, ma nemmeno così drasticamente ridimensionata?
Io, personalmente, ho deciso di prendermi ancora un po’ di tempo e di aspettare l’evolversi degli eventi.
C’erano ancora troppe contraddizioni: nelle ultime due settimane siamo stati invitati, nonostante alcune riaperture, a cercare comunque di uscire solo in situazioni di necessità. Con l’autocertificazione ancora necessario, chiedere ai nostri clienti di spostarsi in una location adatta al servizio fotografico non sembrava legittimo. Perciò qualche collega ha scelto di limitare le location degli shooting a zone limitrofe alle abitazioni dei clienti in modo che fosse solo il fotografo a spostarsi.
Dal 18 Maggio, sembra invece che l’autocertificazione non sarà più necessaria e che, ci tengo a dirlo, sempre utilizzando le dovute attenzioni, ci si potrà muovere con più libertà anche per visitare persone al di fuori della cerchia strettamente familiare.
In questo contesto mi sento di poter dire che i servizi fotografici, nonostante il Covid che impone di continuare a usare delle misure precauzionali, possono ripartire!
La vita non si ferma e il desiderio di immortalare momenti della nostra quotidianità, con la nostra famiglia, con il nostro partner e soprattutto se siamo in attesa di una nascita, non è né superfluo né illegittimo.
Le regole da seguire per poter scattare in tutta sicurezza sono semplici:
- i servizi per il momento si svolgeranno esclusivamente all’aperto (la location la decideremo come sempre insieme)
- io indosserò la mascherina per tutta la durata del servizio
- manterrò sempre la distanza di sicurezza
Solitamente mi avvicino molto ai miei soggetti e spesso entro in scena per sistemare i vestiti, i capelli e i dettagli fuori posto.
Sono abitudini che per un po’ posso mettere da parte! Comunicheremo di più tra di noi e vi darò indicazioni più precise così da non dover intervenire sul set, ma non dubito che i risultati saranno qualitativamente invariati.
Faccio un’ulteriore breve considerazione
Per fare questo mestiere bisogna trovarsi in un determinato stato d’animo, in inglese rende bene il concetto di “to be in a good place”.
Forse può essere complicato da capire per chi non ha mai fatto un lavoro creativo, ma, pur padroneggiando il mezzo espressivo alla perfezione: che sia la macchina fotografica, il pennello per un pittore o il proprio corpo per un danzatore, se la tua mente non è pronta il risultato non sarà emotivamente soddisfacente. Magari sarà buono, ma al suo creatore difficilmente piacerà.
Non potevo permettermi di lavorare in questo modo. Questi due mesi sono stati impegnativi per tutti, l’umore è stato molto ballerino e non sempre è stato semplice mantenersi positivi e ottimisti.
Ora però, dopo tante riflessioni, tanta ricerca e tanto yoga, sono pronta a riprendere a scattare. Mi sento rinnovata, creativa, propositiva, perciò sfruttate il tempo e le energie che ho a disposizione!
Contattatemi qui per qualunque domanda o proposta creativa!
I Servizi Fotografici ai tempi del Covid saranno tra i più memorabili che scatteremo, non solo per voi, ma anche per noi: questo è certo!